A mesi di distanza dallo scoppio della vicenda, Fedez finalmente rompe il silenzio sul caso-Ultras di Milano.
Fedez, dopo mesi dall’inizio della vicenda, ha finalmente rotto il silenzio riguardo al suo coinvolgimento nell’inchiesta sul tifo organizzato milanese, che ha visto l’arresto di diversi membri delle Curve di Inter e Milan.
Ospite di Giuseppe Cruciani a “La Zanzara” su Radio 24, il rapper ha parlato del suo legame con Luca Lucci, uno degli arrestati. Scopriamo che cosa ha detto.
Fedez: “Non tradisco le amicizie”
Il rapper ha voluto precisare che la sua relazione con Luca Lucci non implica alcuna colpa da parte sua.
“Era mio amico e non tradisco le amicizie” ha affermato Fedez.
Qui il video dell’intervista a La Zanzara.
La sua posizione è netta: non ritiene che frequentare una persona, anche se coinvolta in situazioni problematiche, sia un crimine. “Non esiste il reato di cattiva frequentazione. Non ricopro una carica pubblica e se non commetto reati frequento chi ca**o mi pare” dichiara con fermezza il rapper.
Le intercettazioni e le polemiche
Nel corso dell’intervista, Fedez ha anche risposto alle polemiche sollevate dalle intercettazioni che lo riguardano.
“Nei colloqui registrati parlo solo dei miei affari“, ha dichiarato. La sua domanda è: perché il suo nome è stato tirato in mezzo?
Lo stesso Federico dichiara: “Chiunque mi mette in mezzo alla questione degli Ultras lo fa a sproposito. Ci sono intercettazioni che mi riguardano nei quali parlo solo dei ca**i miei. Allora mi chiedo: il mio nome è uscito in mezzo per quale motivo?“.
E continua: “Se dico a un amico: ‘Mi dai una mano a piazzare la bevanda allo stadio’ e l’amico mi dice: ‘Non ho nessuno’, e la stessa Procura lo dice, il mio nome perché esce in mezzo? Devo stare attento a chi frequento? Io frequento chi mi pare. Frequentavo una persona che era un pregiudicato che si stava reinserendo nella società , poi non posso sapere cosa faceva nel suo privato“